Archive for the ‘domande e risposte su recupero crediti’ Category
Due giorni fa ricevo una diffida di pagamento da uno studio legale che mi intima di pagare un libro acquistato 8 anni or sono
Salve, il mio quesito è il seguente.
Due giorni fa ricevo una diffida di pagamento da uno studio legale, proprio “diffida” che mi intima di pagare un libro acquistato 8 anni or sono, ma di cui non ricordo nulla, che avevo presuntamente acquistato con delega bancaria. La banca, il cui conto nel frattempo è stato estinto, non riesce a fornirmi più indicazioni.
Tale diffida non contiene documenti di avvenuto acquisto dell’epoca (fattura, scontrino, copia della delega nè altro firmato da me), nè riferimenti ad altri precedenti solleciti. Inoltre il prezzo richiestomi è stato gravato di interessi calcolati arbitrariamente senza alcun prospetto.
Come mi consiglia di agire? La ringrazio anticipatamente
Gentile lettore, le consiglio quello che suggerisco a qualsiasi debitore, in questi casi. Ovvero richiedere la prescritta comunicazione di cessione del credito e l’estratto conto cronologico.
Ho fornito beni e/o servizi ad una Pubblica Amministrazione, ma non riesco a ottenere il pagamento né a cedere la fattura – È una situazione che posso risolvere?
Sì. Se hai fornito un bene o un servizio ad un ente pubblico sul territorio, sia esso un comune, una provincia o una regione, ma non hai ancora ricevuto il pagamento pattuito, adesso c’è una procedura che può aiutarti.
Entro il 31 dicembre 2009 puoi richiedere all’ente debitore di certificare il tuo credito, con una procedura semplice e senza oneri aggiuntivi. L’ente ti risponderà entro 20 giorni.
Il vantaggio della certificazione è quello di poter più facilmente cedere a banche o intermediari finanziari il tuo credito, oppure di ottenere un pagamento più veloce dall’amministrazione.
Compila il modulo che trovi allegato al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 19 maggio 2009 disponibile sul sito www.tesoro.it, necessario per richiedere la certificazione all’ente debitore. Oppure vai direttamente all’ente presso cui hai il credito.
Il condomino moroso distaccato unilateralmente dal condominio è tenuto a pagare una quota del riscaldamento ?
Volevo porvi un paio di domande chiarificatrici. L’assemblea del mio condominio ha dato mandato all’amministratore di procedere al distacco dall’impianto di riscaldamento centralizzato nell’appartamento di un condomino moroso. E’ lecita la delibera condominiale o si doveva adire le vie legali nei confronti del condomino moroso? Il condomino moroso distaccato unilateralmente dal condominio è tenuto a pagare una quota del riscaldamento ?
Grazie per l’attenzione, Massimo
Ho ricevuto un atto di precetto che mi impone il pagamento di euro 35 mila. Se non pago, che cosa mi può succedere?
Salve e buon lavoro. Sono stata citata in Tribunale da una società di recupero crediti. In seguito all’esito della causa, ho ricevuto un atto di precetto che mi impone il pagamento di euro 35 mila. Se non pago, che cosa mi può succedere? Non ho altri rediti diversi dal mio stipendio di impiegata. E’ vero che la controparte può pignorare il mio stipendio? E in che misura? La ringrazio per la sua risposta. Distinti saluti.
Pasqualina Riccobono, Caserta
Perchè le società di recupero crediti chiedono la firma di cambiali a fronte di un accordo su un piano di rientro a saldo e stralcio?
Gentili signori, vi scrivo perchè ho bisogno di un consiglio. Sono in trattativa con una società di recupero crediti per un piano di rientro a saldo e stralcio relativo a vecchie pendenze con alcune finanziarie. Avevo concordato rimborsi di importo pari ad 800 euro per 36 mensilità, e sembrava che l’accordo fosse andato in porto con reciproca soddisfazione. Senonchè l’altro ieri mi contatta un agente esattoriale diverso da quello che aveva condotto la trattativa comunicandomi che la sua società avrebbe sottoscritto il piano di rientro solo dopo che avessi firmato cambiali per un importo equivalente a quello previsto dal piano. Ora, mi chiedo, perchè questo cambio di rotta? Prima di cambiali non si era mai parlato … e comunque loro sono in possesso delle rate insolute relative ai finanziamenti che ho stipulato.
Grazie per l’attenzione Massimiliano
Debiti ed eredità – se il debitore rinuncia i creditori possono chiedere la revocatoria dell’atto
Salve, avrei da chiedere alcuni chiarimenti.
Circa un mese fa è venuto a mancare mio padre, lasciando oltre a dei depositi bancari anche una casa con un ettaro di terreno circostante. I depositi bancari sono intestati a lui e a mia madre, mentre la casa ed il terreno sono intestati solo a lui. Non vi è testamento e gli eredi siamo io, mia sorella e mia madre. Come avviene e quali sono le modalità della ripartizione dei beni sopra citati? Vengo poi al secondo punto più complicato ed ingarbugliato. Da tempo mia sorella si trova in gravi difficoltà economiche a seguito di due prestiti Bancari ottenuti dal marito, per un totale di circa 700.000,00 euro di cui si è resa garante. Le Banche da oltre un anno stanno agendo legalmente, anche se non hanno ancora chiesto il fallimento. Che fine fanno i beni sia mobili che immobili ereditati da mia sorella? Oltre a ciò vorrei sapere se a tale eredità lei può rinunciare a favore dei figli che sono ormai maggiorenni. Vi è qualche modo fattibile di successione che non permetta alle Banche di poter poi intervenire su tali beni? Sperando in una vostra risposta, porgo distinti saluti.
Tra alcuni mesi andrò in pensione con la minima: potranno rivalersi sulla mia pensione per recuperare il mio debito?
Gentili signori, ho contratto nel 1997 un prestito con una finanziaria di 5000 euro. Ho pagato le rate per circa un anno, poi ho perso il lavoro e non ho più potuto assolvere il mio impegno. Attualmente e per tutti questi anni non ho trovato lavoro quindi non ho busta paga e non posseggo nulla di intestato. Tra alcuni mesi andrò in pensione con la minima potranno rivalersi sulla mia pensione per recuperare il debito?
Grazie in anticipo per una cortese risposta,
Marino Criscuolo, Bari
Recupero crediti: fase stragiudiziale, messa in mora, fase giudiziale. Qual è il significato di questi termini?
Ciao. Mi chiamo Aristide e da un pò di tempo ho qualche problema con società di recupero per debiti che non ho potuto onorare.
Mi giungono a casa letttere in cui mi si invita a un componimento transattivo della situazione debitoria tramite un accordo stragiudiziale.
In mancanza mi si minaccia di invio di messa in mora ed azioni giudiziali.
Potreste darmi un chiarimento sulle procedure di recupero crediti e quindi sui termini che in tali procedure vengono adottati?
Ringrazio in anticipo e auguro buon lavoro.
Prima di intraprendere la via giudiziaria, banche e finanziarie che concedono prestiti, tentano di ottenere un pagamento anche parziale del credito. Il secondo passo è intentare una causa contro il debitore ed attendere che le vie legali facciano il proprio corso per arrivare all’ingiunzione del pagamento delle rate del prestito.
La fase di recupero crediti è chiamata anche fase stragiudiziale e, pur abbreviando i tempi di recupero, prevede l’assenso del debitore. Si prova prima con lettere e telefonate a capire il perché del mancato o rifiutato pagamento.
Non pago più le rate del mutuo. Quanto tempo ci vorrà perchè la mia casa vada all’asta?
Sono ormai parecchio indietro nel pagamento delle rate del mutuo e di quelle per un un camper che avevo acquistato con un finanziamento per risparmiare sulle vacanze.
Non credo che riuscirò più a mettermi in linea.
Vorrei sapere quanto tempo ho a disposizione prima che la mia casa ed il mio camper vadano all’asta.
Ringrazio per la disponibilità,
Maurizio Vinciguerra
Prima che la casa arrivi all’asta, trascorrono non meno di 7 mesi in media. Prima, ci sono la notifica della banca, la richiesta di autorizzazione al giudice per poter procedere, poi il tempo per eventuali opposizioni che oltretutto possono portare più avanti la vicenda.
Si può giungere anche oltre l’anno.
Più stretti invece i tempi per l’esecuzione giudiziaria dei beni mobili: possono bastare 90 giorni dal precetto all’istanza per l’asta, ma anche in questa circostanza gli stessi tempi possono allungarsi, anche a causa di opposizioni.
Pignoramento del quinto dello stipendio con titolo esecutivo
Verso la fine di settembre scorso ‘08, e da parte dell’avvocato della controparte a cui devo ancora delle morosità per affitto, il quale ha consegnato al datore di lavoro un’Atto di pignoramento a i Terzi, per le eventuali trattenute di somme a me dovute, ovvero lo stipendio. Successivamente il 1° Ottobre ‘08 mi presentai davanti al giudice in udienza, alla quale ” i Terzi dovevano “comunque” secondo il giudice- essere presente fisicamente all’udienza. Per tale motivo l’udienza è stata rimandata a Dicembre ‘08. Domanda: e’ possibile attuare il pignoramento dello stipendio seguito accordo fra l’avvocato della controparte e il datore di lavoro, ancor prima della udienza, e quindi prima della sentenzia del giudice?
Quello che vuoi sapere tu è se potevano bloccarti lo stipendio prima di comparire davanti ad un giudice. La risposta è positiva, perchè per farlo loro hanno utilizzato un titolo esecutivo, che si è formato in un precedente procedimento, svoltosi davanti ad un giudice, il procedimento, in particolare, relativo allo sfratto per morosità e al pagamento dei canoni non corrisposti. Probabilmente hai ricevuto, per i canoni non corrisposti, un decreto ingiuntivo che non hai opposto. Questo è diventato titolo esecutivo e in base a quello ti è stato pignorato lo stipendio.