Posts Tagged ‘fighetti’
Volevano uccidere il padre, ma il papà (per fortuna) si è suicidato prima – Il nostro “doveroso tributo” a Uòlter l’africano
Dall’11 al 13 luglio 2008, si svolse a Roma un evento organizzato dal gruppo iMille, dal titolo enfatico: “Uccidere il padre“.
Erano presenti 25 oratori di “spicco”, “tutti accomunati dall’essere nuova classe dirigente, dall’essere innovatori nelle proprie professioni, da essere un po’ di quell’aria fresca di cui il Partito Democratico e il paese hanno bisogno”. Tra gli altri: Mario Adinolfi, Giovanna Melandri, Ivan Scalfarotto, Marco Simoni e Luca Sofri.
Per farla breve, i Mille è (?) un’associazione piuttosto liquida (non ha nessun iscritto e una sola carica, il portavoce Marco Simoni) che lavora da qualche tempo a un progetto di rinnovamento della politica italiana di sinistra, e che ha deciso di cogliere l’occasione della nascita del PD per attuare questo progetto.
Indebitati per studiare – l’incubo dei giovani d’America
“Penso che non riuscirò mai a ripagare i debiti che ho fatto per studiare, certi giorni penso che quando morirò avrò ancora le rate dell’università. Oggi ho un piano per restituire il prestito che dura 27 anni e mezzo, ma mi pare troppo ambizioso perché il tasso è variabile e riesco solo a pagare gli interessi. Sono sicura che quando compirò sessant’anni i debiti della scuola di legge saranno ancora lì a farmi compagnia”.
I brogli di uòlter e dei fighetti del loft
Appena conclusa la relazione del segretario, sale sul palco Arturo Parisi, uno dei fondatori dell’Ulivo prima e del Pd, e in questi mesi il più convinto nemico del riproporsi di correnti e cordate all’interno del Pd. La relazione, dice, “è una comprensibile difesa di quello che è stato fatto. Purtroppo, però, l’unico giudizio sul nostro operato e sulla dirigenza resta quello degli elettori a livello nazionale, a Roma e nella Sicilia”. Sul fatto che “il Pd è l’Ulivo che si è fatto partito” come sostiene Veltroni, Parisi taglia corto: “Allora vuol dire che si è fatto male…(il Pd ndr)”. Ma poi arriva al dunque. E il dunque è che “questa assemblea non ha il numero legale” e quindi “non può votare la Direzione nazionale”. Nel padiglione, tra i delegati cala il gelo. Prima che Parisi salisse sul palco, Anna Finocchiaro ha spiegato che nel pomerigigo sarebbe stata votata la direzione, 120 persone di cui venti nominate da Veltroni. E che per questa elezione, “dalle 14 alle 17 sarebbero state accolte liste di nomi e proposte”. Al momento, però, esiste una sola lista, il listone di Veltroni “composto – precisa Finocchiaro – su base proporzionale rispetto ai risultati delle primarie”.
Video intervista all’on. Daniela Cardinale – a sei anni già curava l’immagine del papà
Abbiamo il piacere, nonché l’onore, di presentarvi la prima video intervista rilasciata dall’on. Daniela Cardinale. Come è noto, l’on. Danilela Cardinale, nonostante la giovanissima età, vanta una esperienza politica pluridecennale.
Voi, forse, non ci crederete. Vi starete chiedendo:” Ma come è possibile?” Invece, signori, è proprio così! La passione politica della deputata Daniela Cardinale, come lei stessa afferma e come voi avrete modo di sentire e vedere in questa video intervista, nasce da piccola.
Quando, alla tenerissima età di cinque anni e mezzo, già affiancava il papà Salvatore impegnato nelle competizioni elettorali. La prima volta che l’illustre genitore fu eletto, ci spiega la leggiadra Daniela, lei aveva solo cinque anni e mezzo. Senz’altro un record. Complimenti on. Cardinale!
Evidentemente, il Partito Democratico ha voluto offrirle questa candidatura solo in virtù dell’esperienza culturale e politica, certamente unica, acquisita in questi anni di militanza. Nonchè per l’impegno civile a cui mai si è sottratta. E non perchè, come alcuni maliziosamente sottintendono, figlia di un notabile ex dc, già ministro delle PPTT. L’amicizia della neo eletta con il ministro Giuseppe Fioroni, poi, non ha avuto alcuna influenza sulla scelta operata dai vertici del PD.
Uòlter Santo subito …
Con le Primarie ha fatto cadere il governo Prodi, con le elezioni politiche ha cacciato i comunisti dal Parlamento, candidando Rutelli ha perso Roma.
Così recita lo striscione della foto, beffardamente innalzato durante i festeggiamenti per l’elezione di Gianni Alemanno a sindaco di Roma.
Del resto, Massimo Calearo, il falco di Federmeccanica, il candidato di Uòlter del Nord-Est, non voleva fare santo Clemente Mastella per la caduta del governo Prodi?
E dunque Walter Veltroni, e con lui Dario Franceschini, dovrebbero trarre le conseguenze da questa disfatta immane.
Le dimissioni sono il minimo che la decenza dovrebbe suggerire ai “due fighetti del loft”. Ma, come Bassolino, ci diranno che il dovere, lo spirito di sacrificio, il senso di responsabilità … bla bla bla … impongono loro di non abbandonare il comando fino a che i guasti prodotti non saranno stati rimossi. E capirai, per rimediare a questa Waterloo dovremo aspettare secoli.
Il popolo della sinistra eredita dalla loro gestione farneticante, visionaria, marziana, un cumulo di macerie ed una serie di incubi spaventosi.
Lo stupidario del voto – Ecco perchè il PD ha perso le elezioni
Indagini sui flussi di voto, ricerche demoskopiche, analisi sociologiche e psicologiche, studi statistici ….
Ieri sera ad “Otto e mezzo”, su La7, è andata in onda una trasmissione dove era ospite (si fa per dire) anche sua nullità, l’on. Marianna Madia.
Presa sistematicamente in giro da Lanfranco Pace e Pierluigi Diaco; politicamente surclassata, oltre che umiliata, da Beatrice Lorenzin giovane esponente di FI, e “new entry” in Parlamento.
Uno spettacolo avvilente. Una scena quasi muta, intermezzata da banalità, sorrisini da ebete e stupidaggini.
Lo stupidario del voto – Ecco perchè il PD ha perso le elezioni
Indagini sui flussi di voto, ricerche demoskopiche, analisi sociologiche e psicologiche, studi statistici ….
Ieri sera ad “Otto e mezzo”, su La7, è andata in onda una trasmissione dove era ospite (si fa per dire) anche sua nullità, l’on. Marianna Madia.
Presa sistematicamente in giro da Lanfranco Pace e Pierluigi Diaco; politicamente surclassata, oltre che umiliata, da Beatrice Lorenzin giovane esponente di FI, e “new entry” in Parlamento.
Uno spettacolo avvilente. Una scena quasi muta, intermezzata da banalità, sorrisini da ebete e stupidaggini.
NO, WE CAN’T!!!
Bene, i fighetti del loft hanno ottenuto un gran bel risultato.
Sono riusciti a liquidare gente come Francesco Caruso, Vladimir Luxuria e Alfonso Pecoraro Scanio (con il fratello Marco).
Nel contempo, però, non vedremo più in Parlamento personaggi come Fausto Bertinotti, Cesare Salvi, Fabio Mussi, Gavino Angius, Enrico Boselli, Manuela Palermi, Oliviero Diliberto, Marco Rizzo, Paolo Ferrero, Francesco Giordano, Angelo Bonelli, Rita Borsellino, Paolo Brutti, Pier Paolo Cento, Pietro Folena, Gennaro Migliore.
A me, in tutta franchezza, mi sembra una “grande cazzata”.
Come a dire abbiamo buttato via il bambino insieme all’acqua sporca.
Esercizi (sbagliati) di fantapolitica: a Casini l’incarico di formare il nuovo governo
Il Popolo della Libertà stravince alla Camera. Ma per effetto del gioco perverso delle attribuzioni regionali dei seggi, Silvio Berlusconi ottiene una esigua maggioranza, solo relativa, al Senato.
E’ proprio il caso di dire che chi di PORCELLUM ferisce, di PORCELLUM perisce!
Partito Democratico, Sinistra Arcobaleno ed Unione di Centro possono negare la fiducia al Senato ad un eventuale “Berlusconi quater” ed aprire la strada ad un governo istituzionale per le riforme, fortemente voluto da Massimo D’Alema, in completa sintonia con il Quirinale.
Pietro Ichino e le BR
Clima incandescente a Milano: sedici gli imputati, i giovani del “Gramigna” di Padova a fare da claque. Il giuslavorista e “Libero” chiedono di poter essere parte civile
Il pm Boccassini chiede che alcuni imputati vengano allontanati dall’aula dopo le minacce al candidato Pd: “Gli operai muoiono per le tue leggi”