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Extrabanca, a Milano la prima filiale della banca per immigrati

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extrabancaInaugurata a Milano la prima filiale di Extrabanca, il nuovo istituto di credito dedicato agli extracomunitari e agli immigrati residenti in Italia.

La nascita di Extrabanca, ha spiegato il presidente Andrea Orlandini, nasce dall’idea di intercettare due fenomeni in atto nella popolazione di origine straniera in Italia: la crescita numerica e l’aumento della capacità reddituale.

Secondo i dati forniti dalla stessa società gli immigrati rappresentano il 6,7% della popolazione residente in Italia, ma supereranno il 10% già nel 2012. Ad essi fanno capo 200.000 imprese e un reddito pari al 9% del pil nazionale, quota che in Lombardia passa all’11% del totale. Il target sono masse stimate in 50 miliardi di euro, cifra che è destinata a raddoppiare nei prossimi tre-quattro anni.

“La nostra è una banca dedicata ma non riservata agli immigrati” ha affermato Orlandini. “Non è una banca etica e non è la banca dei poveri. È una banca a tutti gli effetti. L’unica differenza rispetto alle altre banche commerciali sono i prodotti che offriamo”.

Tra gli azionisti di Extrabanca figurano Generali con oltre il 12% e la Fondazione Cariplo, con oltre il 4%. Ad essi si aggiungono circa 35 soci privati di estrazione soprattutto industriale, come il gruppo Giglio di Piacenza o il gruppo Amenduni di Vicenza con quote tra il 4% e l’8%. Il presidente Orlandini detiene circa il 3%.

“Ci rivolgiamo soprattutto ai privati e alle imprese più piccole, con un fatturato inferiore ai 2 milioni e mezzo di euro” spiega il direttore generale di Extrbanca Paolo Caroli. “Puntiamo sul marketing e su prodotti semplici e ritagliati sulle esigenze specifiche degli immigrati, come la carta bridge, una carta di credito da utilizzare nei paesi di origine, associata ad una carta principale in Italia”.

Il 55% dei dipendenti della prima filiale di Extrabanca sono di origine extracomunitaria, di undici nazionalità diverse.

Extrabanca prevede di estendere la propria rete a 25-40 sportelli entro il 2015 “a seconda del contesto macroeconomico”. Le prossime aperture saranno ancora a Milano e a Roma, ma il focus è sulle 15 province italiane dove maggiore è la concentrazione del reddito extracomunitario.

Sempre entro il 2015 si punta ad un target di 85.000-130.000 clienti, a una raccolta compresa tra 650 milioni e 1 miliardo di euro e a ricavi che si collocheranno tra i 60 e i 90 milioni.

Il requisito del permesso di soggiorno resta fondamentale per l’accesso ai serivzi dell’istituto e le procedure di valutazione del credito sono quelle comuni a tutto il sistema bancario. Ma il management sottlinea la specificità di una valutazione personale della posizione di ogni singolo cliente.
MILANO, 22 marzo (Reuters)

Written by antonio iuri donati

28 marzo 2010 a 13:35

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