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Risparmio energetico con la lavatrice
Si può risparmiare quando si usano gli elettrodomestici? Si è possibile, ottenendo anche un duplice obiettivo. Alleggerire le bollette e contribuire ad un rispetto dell’ambiente.
Cominciamo con gli elettrodomestici comuni, presenti quasi in tutte le case degli italiani.
Scopriremo che il risparmio è possibile non solo nell’ambito puramente energetico, ma anche su altri fronti.
L’Enea ha pubblicato degli interessanti e intelligenti opuscoli informativi, che ogni buon cittadino intelligente dovrebbe almeno una volta leggere.
Vediamo alcuni spunti di ragionamento.
Quali sono gli ingredienti per un buon bucato?
Acqua, detersivo e… naturalmente… elettricità.
Vediamo ora come si può risparmiare sugli “ingredienti” senza per questo rinunciare ad un ottimo risultato.
Sappiamo già che, acquistando elettrodomestici di nuova concezione, è possibile lavare con una minore quantità d’acqua e di detersivo.
Scegliere bene gli elettrodomestici e le apparecchiature elettroniche
Il consumo di elettricità – e di acqua – può variare considerevolmente da un apparecchio all’altro. È dunque meglio studiare attentamente i propri acquisti, guardando in particolare l’etichetta Energia. Per limitare le spese e risparmiare le risorse, si dovrà anche prestare
attenzione a tutti i consumi “nascosti” (modalità “attesa” e “stand-by”).
Ridurre la fattura elettrica, per sé e per il pianeta
Ognuno di noi può contribuire a ridurre il consumo elettrico e limitare il proprio impatto sull’ambiente, preferendo le lampadine a risparmio energetico (fluorescenti compatte), consultando l’etichetta Energia prima di ogni acquisto ed evitando gli sprechi. Tra l’altro è stata recentemente approvata una legge che vieterà la produzione ed il commercio in Italia di lampadine ad incandescenza, a partire dal 2011. Dalla stessa data saranno, inoltre, vietati i led a persistenza, quelli che restano cioè accesi anche quando l’apparecchio non è in funzione.
Coltivare la fibra ecologica e sociale
Scegliamo un abito per il suo prezzo, la sua comodità, il suo stile, la sua originalità. Da un punto di vista sostenibile, vale la pena interrogarsi sul suo materiale, sull’impatto ambientale della sua fabbricazione (acqua, sostanze tossiche, energie) e sulle condizioni di lavoro degli impiegati operanti in questo mercato molto concorrenziale.
Proteggere la propria salute e quella del pianeta
I prodotti di igiene corporale ed i cosmetici devono rispettare una precisa legislazione. Ma è meglio sceglierli con attenzione, poiché alcuni tra loro non curano né la salute né l’ambiente (sostanze tossiche o allergeni, inquinamento dell’aria e delle acque, produzione eccessiva di rifiuti, minacce alla bio-diversità).
Mettere nel menu l’ambiente e la salute
Le abitudini alimentari si sono assai evolute. I piatti già pronti (refrigerati, liofilizzati o surgelati) e gli alimenti da sgranocchiare si vendono sempre di più. Ma attenzione all’eccesso di imballaggi, al consumo di energia (surgelati) come pure agli ingredienti nascosti (sale,zucchero, grassi, additivi) che non sono sempre salutari.
Bibite, guardare il contenuto, l’imballaggio e il modo di produzione
La scelta di una bevanda ha un impatto sulla salute; basti pensare ai problemi degli squilibri alimentari legati al consumo di bibite zuccherate. Ma ci possono essere anche delle conseguenze sull’ambiente e sulle condizioni di lavoro. Per calmare la sete è dunque meglio interessarsi dell’origine dei prodotti, della loro composizione e dell’imballaggio. E ricordarsi che l’unica bibita necessaria al nostro organismo, la più ecologica ed economica, è l’acqua del rubinetto.
Meno carne, ma di qualità – Pesce, attenzione alle specie minacciate
Nei paesi industrializzati il consumo annuale di carne è molto elevato ( circa 50 kg a persona). Per un mondo più sostenibile – e per la salute – sarebbe meglio mangiarne meno, ma di miglior qualità. Per il pesce, attenzione alle specie minacciate dall’eccessivo sfruttamento dei mari.
Scegliere prodotti freschi, regionali e di stagione
Frutta e verdura sono la base di un’alimentazione equilibrata. Per conciliare la salute con delle prospettive sostenibili dobbiamo essere attenti alla provenienza di questi prodotti, ai metodi di produzione, all’impatto ambientale dei trasporti e degli imballaggi, e prediligere prodotti certificati da marchi che garantiscono il rispetto della natura e delle condizioni di lavoro dignitose.
Ripensare le proprie abitudini
Consumare secondo i principi dello sviluppo sostenibile non significa solo scegliere con accuratezza i prodotti ed i servizi che ci servono: devono anche essere presi in considerazione i luoghi di acquisto. La scelta dei negozi ed il modo in cui ci si reca hanno delle conseguenze sovente inaspettate, quali l’aumento del traffico motorizzato o la scomparsa dei piccoli negozi di quartiere.